Le feste Tra Mare e Terra

Sacro e profano, popolo e borghesia, mare e terra. Sono tante e spesso contrastanti le anime di Santa Maria di Leuca, qui dove si ha l’impressione che tutto si incontri, si “incroci” e si fonda. Per ascoltare il respiro di questi luoghi estremi si può decidere di seguire rotte e sentieri diversi: quelli dei santi e della devozione popolare, quelli dei sapori del mare che raccontano di cultura marinara, quelli, ancora, delle architetture eclettiche e fastose, vezzo dei signori di un tempo

Santa Maria di Leuca: Processione in Mare

De Finibus Terrae, dove il mondo finisce. Oppure inizia, nel cuore del Mediterraneo. Il santuario di Santa Maria di Leuca accompagna la storia del cristianesimo fin dalla sua nascita, meta di pellegrini che, muovendosi sulle “rotte leucane”, hanno modellato la storia e la cultura di questa parte di Puglia. Devozione e tradizione si incon- trano ogni anno qui, dal 13 al 15 agosto, nel punto in cui, credenza vuole, l’Adriatico incontra lo Jonio, con i pellegrini che giungono alla porta del santuario ai bagliori dell’alba del 14 agosto dopo una notte di cammino.

La storia racconta di viandanti e viaggiatori solitari alla ricerca della redenzione lungo gli sterrati che costeggia- vano i casali della penisola salentina, una tradizione che da diversi anni ha assunto una dimensione diocesana fortificandosi di messaggi e simboli di pace che culminano, ad Alessano, sulla tomba di don Tonino Bello. Da qui il pellegrinaggio procede verso il santuario dove i de voti sono accolti da caffè caldo e dolci tra i primi bagliori dell’alba sulle acque dell’Adriatico.

La festa, tuttavia, inizia già il 13 agosto. Tra le luminarie in piazza Redentore, piazzale Basilica e lungomare Cristoforo Colombo, le preghiere si alzano al cielo con la messa celebrata nella chiesa del Cristo Re, prima della processione, in serata, che si snoda lungo le strade e sulla rotonda del lungomare, seguita dalla banda musi- cale che intona le sue arie.

Il 15 agosto, intorno alle 17, si raggiunge in processione il porto Pescatori da dove il simulacro della Madonna si imbarca e solca le acque fino alla baia di San Gregorio, seguito dalle barche dei pescatori e dei fedeli. La festa alla fine della terra si chiude con lo spettacolo dei fuochi d’artificio che colorano il cielo di scintille cadenti, con uno spettacolo magico che esalta il mare di notte.

Castrignano del Capo: San Michele e Santi Medici

Per i castrignanesi del Capo è “li festi”, perché la ricor- renza patronale, dal 26 al 29 settembre, rende onore a San Michele e ai Santi Medici e per l’occasione il paese si agghinda di luminarie e della pomposa cassarmonica in piazza. Le due vigilie, 26 e 28 settembre, sono dedicate alle solenni processioni con le statue condotte per le vie principali dai membri delle confraternite mentre la serata si accende di musica. Nei giorni 27 e 29, invece, la tradizione impone i concerti bandistici.

Da poco più di una decina d’anni il comitato festa ha ri- portato in vita anche l’antica fiera di San Michele (la quarta domenica di settembre) che occupa con i suoi colori di merci di ogni tipo tutto il centro del paese.

Santa Maria di Leuca: In piazza i sapori del mare

Ai piedi della cascata monumentale di Santa Maria di Leuca, il 9 agosto trionfano i sapori della cucina di mare. Inserita nel circuito delle “Sagre del Capo di Leuca”, la Sagra dei sapori di mare porta negli stand i piatti tipici della cucina marinara. È se è vero, come è vero, che “a morte du purpu è a pignata”, ossia che la cottura nella terracotta è il miglior modo per esaltare il sapore del polpo, si scoperchiano i tipici contenitori per apprezzarlo in brodo con patate e prezzemolo, insieme ai maritati alla pescatora e al sugo di gamberi, frittura di pesce e insalata di mare. Visite guidate portano poi alla scoperta della marina e dei suoi monumenti, mentre gruppi di musica popolare riempiono l’aria dei ritmi della tradizione.

Castrignano del Capo: Sagra de li Piatti Nosci

Piatti “nosci”, ovvero quelli della tradizione salentina, a cui l’identità del territorio è legata indissolubilmente. Sono in bella vista a Castrignano del Capo per la Sagra de li piatti nosci, e per l’occasione, l’11 agosto, si degustano i “cuzziddhi”, le lumache di terra, arrostite alla brace o insaporite nel soffritto di cipolla.

Durante la manifestazione, allietata dalla musica popo- lare, e che rientra nel calendario delle “Sagre del Capo di Leuca”, si apprezzano anche orecchiette e “minchiared- dhi” al pomodoro, “pittule”, “gnummareddhi”, tipici involtini di frattaglie, e carne arrosto.

Santa Maria di Leuca: Ville in Festa

Una diversa dall’altra, ognuna con il suo fascino estroso e dal sapore esotico, le particolari ville di “fin de siècle” che caratterizzano il lungomare di Santa Maria di Leuca, si aprono ai visitatori per Ville in festa, a metà maggio. Due giorni, unici e imperdibili, in cui i giardini delle splen- dide costruzioni tornano a vivere i tempi migliori con il ricco calendario di eventi. Villa Arditi, Villa Arditi di Ca- stelvetere, Villa Colosso, Villa Daniele, Villa Fuortes, Villa La Meridiana, Villa Ramirez, Villa Scipione Sangiovanni, Villa Tamburino-Cezzi, Villa Loreta schiudono dunque porte e cancelli e si colorano di arte, musica, sapori, mercatini, personaggi in costumi

d’epoca e artigiani della cartapesta, legno,
pietra leccese e ferro battuto che danno prova della propria abilità ai visitatori.

chiama la Pro Loco